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Programma amministrativo
del candidato sindaco Laura Olimpi
sostenuto da "La Via Radicale"


I PERCHE' DELL'IMPEGNO


Il giudizio nei confronti dell'amministrazione uscente non può che essere negativo sotto tutti i punti di vista. La giunta Allevi si era proposta come quella del cambiamento, della nuova politica, invece ha dimostrato di essere pienamente in linea con gli amministratori che per 50 anni hanno lasciato che gruppi ristretti di potere contrastassero in maniera miope ogni possibilità di crescita e sviluppo, continuando nel mercato delle poltrone e scavando una vera e propria trincea tra il palazzo e la gente. Il sindaco ha governato con presunzione e prepotenza, ignorando (e a volte travolgendo virtualmente i cittadini) che lo avevano eletto. Il fatto che nel centrosinistra ci sia una frattura insanabile con ben 3 candidati sindaci, conferma che la musica è sempre la stessa e che si continua a pensare più alle cariche che alla città. Adesso che è ora di presentarsi al giudizio degli elettori, vengono fuori tutte le diversità e le incomprensioni di chi ha governato Ascoli. Non può essere tenero nemmeno il giudizio nei confronti del centro destra, che ha esercitato un'opposizione blanda, povera di contenuti, sterile. Interrogazioni e prese di posizioni pregnanti e di livello si contano sulla punta delle dita. Cappelli, capo dell'opposizione, in consiglio comunale è stato latitante, spesso assente, mai incisivo. Questi i principali motivi che ci hanno spinto ad impegnarci direttamente accompagnati dalla voglia di lavorare per il bene e lo sviluppo di Ascoli nella certezza di poter dare un valido e diverso contributo rispetto a chi ci ha preceduto. La città è alle prese con gravissimi problemi irrisolti: primi fra tutti l'occupazione e la vivibilità. Il centro storico ha zone di gravissimo degrado, non esiste un adeguato regolamento urbanistico, che da un lato imponga il ripristino del decoro urbano, con regole precise, e dall'altro semplifichi le procedure per le ristrutturazioni. Il Piano urbano traffico rischia di trasformarsi in un costo eccessivo per i cittadini, in termini economici e di vivibilità. I quartieri, senza una significativa attenzione da parte degli amministratori, soffocano nel traffico congestionato, hanno strade maltenute e pericolose e scarsissime aree verdi. In particolare il popoloso quartiere di Monticelli, da decenni in attesa dei fantomatici centri servizi, non ha negozi a disposizione degli abitanti, ha una strada ad intensissimo e veloce traffico che lo divide in due e manca pressoché totalmente di spazi di aggregazione, rivolti soprattutto ai giovani. Le frazioni poi sono totalmente dimenticate, da sempre in attesa dei servizi più elementari, in alcune zone della città manca ancora la metanizzazione. Il turismo, che potrebbe rappresentare una risorsa economica privilegiata, viene sostenuto solo da presenze di tipo "mordi e fuggi" , di qualche ora, non essendo presente in città un'adeguata recettività alberghiera (ed è recentissima la delibera di cambio di destinazione d'uso dell'Hotel Tornasacco!) L'Università, dopo che per insipienza e mancanza di responsabilità si è lasciata sfuggire l'opportunità della facoltà di Agraria, stenta a decollare con una facoltà di Architettura che è ancora ben poco inserita nella realtà della città. L'ultima chimera, dell'istituzione di nuovi corsi di laurea, in biologia e scienze naturali, che dovrebbero addirittura funzionare con videoconferenze da Camerino, sembrano destinate a rappresentare solo specchietti preelettorali per le allodole, o addirittura a risolversi in fabbriche di disoccupati per i nostri giovani. E' infatti difficile immaginare di poter vedere un cospicuo afflusso di studenti da altre sedi per facoltà così poco appetibili dal punto di vista occupazionale ed oltretutto in una misera sede distaccata e sorella minore di Camerino; tra l'altro nulla si è fatto per individuare soluzioni per ospitare i fantomatici studenti che dovrebbero arrivare da altre città.

L'EFFETTO DOMINO


E' chiaro che in una città tutti i problemi siano sempre tra loro interconnessi e quindi affrontarne e risolverne uno rende automaticamente più facile affrontare e risolvere gli altri. Va innescato un vero e proprio "effetto domino" per rendere più vivibile e più economicamente vivace la nostra Ascoli rivitalizzandola, anche nella speranza di ridurre lo spopolamento. Ma cos'è l'effetto domino? Ci aiutiamo con un esempio. E' chiaro che un attento recupero del centro storico permetterebbe la contemporanea creazione di strutture e servizi che a loro volta favorirebbero lo sviluppo del turismo, il quale aiuterebbe in maniera determinante l'economia complessiva, con inevitabile aumento dell'occupazione. Ecco perché riteniamo che un programma di amministrazione della città vada analizzato globalmente, tenendo conto però di pochi e sintetici punti. Primo perché non si può sperare (purtroppo) di cambiare tutto e subito. Secondo perché non ci pare giusto consegnare ai cittadini il solito libro dei sogni, bensì un programma chiaro con progetti attuabili. Le parole d'ordine della nuova amministrazione saranno: trasparenza e partecipazione, coniugate con indipendenza e responsabilità, qualità della vita e occupazione.

TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE


E' opinione diffusa e largamente condivisa che sia tempo di dare nuova vita al sistema dell'amministrazione pubblica nel suo complesso, di indicare una nuova direzione, di offrire modelli di guida e programmi diversi. Non è più compito del cittadino andare all'inseguimento delle notizie, delle progettualità, dei pensieri in campo amministrativo, delle decisioni e delle scelte che contraddistinguono l'operato dell'amministrazione. Il nostro intento è di portare tutti questi elementi alla diretta attenzione del cittadino, al suo esame, alla sua valutazione e, infine, al suo giudizio attraverso la trasparenza rispetto alla attività della Giunta in tutti i suoi elementi; di fornire quindi l'informazione completa riguardo ogni particolare dell'attività amministrativa per favorirne la partecipazione fino al massimo delle possibilità. Sarà a questo scopo realizzato un "Registro informatico atti" dove verranno registrati in tempo reale i documenti ufficiali del comune ed il loro iter amministrativo. L'archivio verrà messo in rete e sarà quindi consultabile, con procedure di facile ed intuitivo apprendimento, da parte di chiunque sia interessato. Gli atti di interesse generale, prima di essere sottoposti all'approvazione del consiglio comunale, saranno messi in rete, a disposizione di tutti coloro che siano interessati: chiunque potrà partecipare inviando, nell'area di discussione appositamente creata, osservazioni, suggerimenti o proposte che entreranno a far parte dell'istruttoria comunale. Verranno inoltre istituiti dei "Laboratori di quartiere" per innovare i metodi di intervento sul territorio. I laboratori avranno il compito di realizzare programmi integrati di riqualificazione degli aspetti urbanistici, economici, sociali e culturali dei quartieri integrando risorse economiche pubbliche e private. Si affiancheranno alle circoscrizioni, che non sono mai decollate come strumento di reale partecipazione, lavorando in stretta collaborazione con esse. Nei laboratori, tecnici comunali saranno a disposizione, in alcuni giorni preordinati, per fornire chiarimenti sui progetti e per raccogliere proposte di miglioramento degli stessi; saranno attrezzati con una banca dati informatica che raccoglierà tutti i dati necessari a conoscere la situazione esistente ed i programmi futuri. Saranno inoltre dotati di materiali e strumenti utili ad eseguire semplici plastici illustrativi consentendo ai cittadini di rappresentare nel modo più facile ed efficace le loro proposte, secondo tecniche già sperimentate in altri paesi europei (planning for real) ed in corso di attuazione a Roma. Specifica attenzione sarà rivolta ai programmi di microriqualificazione urbana rivolti a tutti i cittadini ed in particolare agli studenti per avviare una diffusa opera di riqualificazione del territorio che veda protagonisti i giovani nel realizzare progetti di miglioramento dell'ambiente urbano in cui vivono. L'operazione si dovrà avvalere dell'attiva collaborazione della scuola e prenderà avvio dal quartiere di Monticelli. (Nel Capitolo 28 dell'Agenda 21, i leaders di tutto il mondo invitavano le autorità locali a intraprendere il processo consultivo con le popolazioni cercando il loro consenso su una Agenda 21 delle comunità. "Ogni autorità locale deve aprire un dialogo con i propri cittadini, con le associazioni e con le imprese private ed adottare una Agenda 21 Locale. Attraverso la consultazione e la costruzione di consenso, le autorità locali possono imparare dalla comunità e dalle imprese e possono acquisire le informazioni necessarie per la formulazione delle migliori strategie. Il processo di consultazione può aumentare la consapevolezza delle famiglie sui temi dello sviluppo sostenibile. I programmi, le politiche e le leggi assunte dalla amministrazione locale potrebbero essere valutate e modificate sulla base dei nuovi piani così adottati. Queste strategie potrebbero essere utilizzate anche per supportare le proposte e per accedere a finanziamenti locali, regionali, nazionali e internazionali." (Ag 21. Capitolo 28) L'Agenda 21 è uno dei documenti adottati dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo (UN Conference on Environment and Development - UNCED meglio conosciuta come Earth Summit Vertice sulla Terra) tenutasi nel giugno 1992 a Rio de Janeiro. Il comune valorizzerà inoltre le libere forme associative della popolazione e le organizzazioni di volontariato. Sarà presa in considerazione la concessione di strutture, beni strumentali e servizi ad associazioni o altri organismi privati operanti nel territorio, con particolare riguardo a quelle che si rivolgono alle problematiche dei giovani, delle donne, degli anziani e dei soggetti a rischio (tossicodipendenti, alcolisti, immigrati ).

PROGETTO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (URP)


Il distacco tra il Palazzo ed i cittadini è purtroppo sempre più evidente. Troppo spesso l'amministrazione non sa dare le risposte adeguate, troppo spesso l'utente non riesce a districarsi nei labirinti burocratici, troppo spesso nel concreto i diritti dei cittadini vengono di fatto calpestati. Dunque va incentivata la partecipazione degli ascolani alla vita del Palazzo e al tempo stesso l'Ente deve essere in grado di fornire in tempo reale tutte quelle informazione e quelle risposte indispensabili nel rapporto comune - cittadini. Per i sopra citati motivi verrà creato l'Urp (ufficio relazioni con il pubblico), già presente e perfettamente funzionante in diverse città italiane. L'Urp avrà i seguenti compiti:

1. Informare sui diritti del cittadino nei confronti dell'amministrazione comunale;
2. Rilasciare le copie dei documenti richiesti dai cittadini;
3. Informare su tutti i servizi erogati dalla amministrazione comunale;
4. Accogliere i reclami dei cittadini nei confronti dell'amministrazione comunale;
5. Ascoltare e orientare il cittadino per consentirgli di districarsi nelle difficoltà burocratiche;
6. Raccogliere i suggerimenti e le proposte per i miglioramenti dei servizi;
7. Rilasciare informazioni generali sugli Enti Pubblici;
8. Rilasciare i bandi di concorso indetti dal Comune.
9. Permettere la consultazione dei bandi di concorso e le graduatorie.

Sarà possibile accedere all'URP attraverso il contatto diretto (sportello), quello telefonico (numero verde) e quello telematico (Internet).

PROGETTO "ASCOLI CARD"


L'accesso ai servizi va semplificato il più possibile così come il pagamento degli stessi. E' assurdo che il cittadino debba incontrare difficoltà (code, ritardi e così via) anche per pagare i servizi che l'amministrazione eroga e che tra l'altro spesso sono scadenti. Per facilitare il rapporto comune-cittadino riteniamo opportuno creare una "card" che permetta agli ascolani di avere un più veloce approccio con le prenotazioni, i pagamenti e persino gli acquisti. Attraverso "l'Ascoli-card" sarà possibile il pagamento delle mense scolastiche, delle contravvenzioni, dei parcheggi. Sarà possibile inoltre effettuare le prenotazioni ospedaliere, regolare il biglietto dell'autobus, prenotare il tagliando per spettacoli teatrali e così via. Per rendere tutto ciò possibile saranno stipulate convenzioni con istituti di credito, enti, associazioni di categoria, esercizi commerciali, in modo da riservare ai possessori della card facilitazioni e agevolazioni di ogni tipo, condizioni particolari negli acquisti (pacchetti di sconto, offerte etc.) e accesso a servizi erogati anche da altri enti e privati. A Siena la "City-card" funziona perfettamente. In pochi mesi di attuazione del progetto sono state distribuite oltre 10.000 schede magnetiche, usate dal 30% delle famiglie. Al 31-12 scorso con la "City-card" erano stati effettuati 30.000 pagamenti e 4.000 transazioni commerciali.

VIABILITA' E TRASPORTO PUBBLICO


Il recente Piano traffico, invece di razionalizzare la mobilità urbana, favorendo l'uso del mezzo pubblico, ha acuito i già gravi problemi di Ascoli. I tempi di attraversamento in auto della città sono aumentati e con essi anche lo smog. I mezzi pubblici non li utilizza nessuno perchè sono scomodi e poco funzionali e i parcheggi costati fior di miliardi sono pressoché sempre vuoti. Un fallimento totale sotto gli occhi di tutti. Condividiamo la scelta di pedonalizzare il centro storico, ma tale scelta andava fatta solo dopo aver sensibilizzato i cittadini e dato loro le necessarie informazioni e indicazioni. Tra l'altro gli ascolani pagheranno per anni (direttamente con le tariffe o indirettamente con le tasse) la realizzazione dei parcheggi e la loro gestione, vista l'incredibile convenzione stipulata con la Parcheggi Azzurri. Le assurde scelte politiche graveranno pesantemente sulle tasche dei contribuenti. Ma ora cosa fare? Senza dubbio i parcheggi vanno resi fruibili e c'è solo un sistema: l'abbassamento drastico delle tariffe. Sarà un'ovvietà, ma è meglio un parcheggio pieno che incassa poco piuttosto che un parcheggio vuoto che non incassa nulla. Capitolo chiusura del centro. Mettere subito di nuovo mano al Piano senza i dati relativi al primo periodo di attuazione dello stesso, significherebbe commettere il medesimo errore della passata amministrazione. Prima di nuove e definitive scelte vanno analizzati e messi a disposizione dei cittadini dati e studi relativi ai primi 6 mesi di attuazioni del Put. Dopo l'estate, comunque, l'intero Piano andrà di nuovo verificato ed eventualmente modificato. Per le scelte più importanti (esempio la chiusura di Piazza Arringo) non si esclude il ricorso ad un referendum perché i cittadini hanno il diritto di poter esprimere la loro sovranità. Trasporto pubblico. La conformazione del centro storico di Ascoli, con le sue vie medioevali, non consente un uso dell'auto che possa al tempo stesso rispettare e lasciare liberi gli spazi di vivibilità urbana. Va dunque incentivato l'utilizzo dei mezzi alternativi, soprattutto per l'ingresso in centro. Il trasporto urbano da scadente e poco funzionale qual è, va trasformato in efficiente e conveniente in termini di tempo. Oggi per raggiungere il centro con la "circolare" si impiegano, dai vari quartieri, dai 20 ai 30 minuti: troppi. I vecchi e ingombranti autobus vanno gradatamente sostituiti da piccoli mezzi elettrici. I collegamenti tra quartieri e centro devono essere diretti. Non più la "circolare", dunque, bensì linee a "raggiera": Monticelli-centro, Porta Cappuccina-centro, Porta Maggiore-centro e così via. Il cittadino raggiungerà la zona storica in pochi minuti e anche il passaggio da un quartiere all'altro sarà più veloce anche se con un "cambio" al capolinea. Insomma un trasporto stile anglosassone: tratte brevi e veloci senza costringere l'utente a trascorrere 40 minuti in autobus per attraversare la città.

CENTRO STORICO


Il centro rappresenta certamente una realtà di grandissimo valore storico artistico economico ed anche affettivo per Ascoli. Valorizzarlo, arricchendo il recupero filologico col valore aggiunto della vita vissuta e dell'uso quotidiano, significa recuperare aree degradate, antiche botteghe artigianali e mercati e dotare la parte storica di vaste aree pedonali, utilizzando il passato per dare più vita al presente non per imbalsamare la tradizione, ma per reinventarla. Anche se alcune iniziative di recupero e di intervento sono state avviate, manca un progetto complessivo e partecipato che tenga conto delle esigenze dei residenti, degli operatori economici e dei cittadini nel loro complesso ed anche delle potenzialità per il turismo. Vi sono alcune zone altamente degradate, come quella dei Filarmonici, corso Trento e Trieste e quella suggestiva di "Rrete li mierghie". La rete dei servizi è fatiscente e non funzionale: le condotte fognarie, la rete idrica e del metano sono vecchie e fortemente pericolose perché a rischio continuo di rottura. Così come pericolanti anche numerosi edifici. Vanno innanzitutto individuati incentivi finanziari, tributari e normativi per stimolare i cittadini alla ristrutturazione e al recupero delle antiche costruzioni. Particolare attenzione sarà riservata all'individuazione delle unità immobiliari che possono essere dedicate alla recettività di turisti o studenti fuori sede ed alle incentivazioni per il loro recupero. Va definito un preciso regolamento urbanistico per le ristrutturazioni affinché venga rispettata l'integrità del tessuto urbanistico e valorizzata la sua specificità. L'amministrazione deve anche ridurre sensibilmente i tempi di attesa per l'approvazione dei progetti ed il rilascio delle autorizzazioni di legge, così come deve proporsi come tramite tra il cittadino e gli enti. Il caso del "complesso Di Sabatino" è lampante in proposito: da anni rappresenta una ferita aperta nel cuore della città. Vanno, infine, evitate tutte quelle iniziative inutili, come ad esempio la recente mostra di opere in travertino. Da temporanea è misteriosamente diventata definitiva, deturpando con quelli che sono senza dubbio i monumenti più belli e più importanti.

PIANO REGOLATORE GENERALE


L'approvazione del Piano regolatore generale (Prg) sarà uno dei principali impegni della prossima amministrazione. Sulla base del Piano Cervellati, vanno coniugate le esigenze di sviluppo a quelle di vivibilità della città. Sarà fondamentale mantenere giusti equilibri, evitando di commettere i clamorosi errori del passato, come la cementificazione Monticelli. Dunque equilibrio dovrà essere la parola d'ordine. Ad esempio l'area Sgl Carbon presto dovrebbe avere una nuova destinazione. Non avendo l'attuale impianto alcun valore architettonico di natura storica perché ristrutturato in più occasioni, andrebbe demolito, destinando l'area a verde pubblico con insediamenti residenziali a bassa densità abitativa. Una delle caratteristiche che maggiormente dovrà contraddistinguere il Piano è l'impegno alla trasparenza e al coinvolgimento dei cittadini da parte dei tecnici e degli amministratori nelle varie fasi della sua elaborazione. Siamo infatti convinti che se il progetto del nuovo Prg non sarà conosciuto e condiviso dalla città, difficilmente potrà essere realizzato. Fin dall'inizio, dunque, occorrerà confrontarsi con circoscrizioni, associazioni di categoria, enti e istituzioni, con l'intento di verificare il grado di aderenza del Piano alle esigenze della comunità. Da questi confronti saranno tratte indicazioni molto utili per la definizione del progetto. Il Prg è l'atto più importante di un'amministrazione perché progetta lo sviluppo della città. Il nostro intento sarà quello di farlo conoscere il più possibile per accrescere la partecipazione consapevole dei cittadini alla vita pubblica. Le principali scelte urbanistiche del Prg dovranno essere:

1. Consentire un moderato sviluppo edilizio;
2. Riqualificare la periferia;
3. Razionalizzare il sistema delle infrastrutture viarie;
4. Rispondere alla domanda di servizi pubblici;
5. Favorire lo sviluppo produttivo;
6. Difendere la qualità ambientale;
7. Migliorare la qualità urbana;
8. Favorire lo sviluppo alberghiero.

L'edilizia è uno dei settori più importanti a livello occupazionale, inoltre l'esigenza di nuovi alloggi è ancora forte. Ecco perché andranno individuate con grande attenzione aree in cui permettere, come già detto, un moderato ed equilibrato sviluppo edilizio. Bisognerà prestare particolare attenzione, ed eventualmente predisporre le necessarie modifiche, al progetto per il recupero del Pennile di sotto.

IL COMMERCIO


Il settore commercio attraversa nel nostro comune un momento di grave crisi, soprattutto nel centro storico. Diversi esercizi sono stati costretti a chiudere, molti altri sono in procinto di farlo, si contano sulle punte delle dita le nuove attività. Le passate amministrazioni non sono state in grado di fronteggiare questa pericolosa tendenza, non hanno saputo trovare gli incentivi necessari, anzi hanno aumentato la pressione fiscale aggravando ulteriormente il problema. E' indispensabile, quindi, un dettagliato piano del commercio che tenga conto delle seguenti priorità:

1. Ridurre le imposte comunali (Ici e Rifiuti);
2. Facilitare l'accesso ai canali informativi come forma di incentivazione alle attività commerciali;
3. Creare il giusto equilibrio nella collocazione territoriale tra centri commerciali, grande e piccola distribuzione;
4. Incentivare il rinnovo e la riqualificazione dei locali adibiti alle attività commerciali;
5. Favorire l'integrazione e la partecipazione dei commercianti alle iniziative dei quartieri di appartenenza e della città (mercatini, feste);
6. Semplificare e snellire i regolamenti comunali in materia di autorizzazioni a iter burocratici.

Il Piano commercio avrà tra i suoi obiettivi anche quello di garantire ai consumatori più ampia possibilità di scelta negli acquisti in relazione alla comodità del servizio, qualità e prezzo del prodotto;
- incentivare la diversificazione tipologica e dimensionale dell'offerta;
- promuovere una migliore copertura nel territorio comunale degli esercizi per la vendita di largo e generale consumo in particolare nel quartiere di Monticelli;
- favorire l'integrazione fra le diverse attività economiche;
- potenziare e qualificare la rete distributiva nel centro storico.

IL TURISMO


Non c'è mai stata una visione organica del problema, spesso banalizzato, sottovalutato e frammentato nei suoi aspetti. Il lavoro dell'amministrazione uscente non ha dato certo gli esiti sperati, visto che Ascoli non è riuscita a trovare quella sua vocazione turistica che le compete per l'importanza della struttura urbana e dei suoi monumenti. L'attenzione che merita l'argomento fa ritenere indispensabile l'istituzione di un assessorato specifico, esclusivamente dedicato al turismo. Dovrà essere fatta un'attenta analisi rispetto al tipo di turismo da promuovere (prevalentemente culturale, d'arte e legato alle presenze sulla costa) ed ai servizi che conseguentemente saranno necessari. L'amministrazione, oltre a promuovere in prima persona la città, le sue bellezze e gli eventi, dovrà farsi parte attiva e diligente nel coordinare quanto programmato in tal senso da altri enti ed istituzioni, per ottimizzare l'efficacia e l'efficienza degli interventi. Sarà quindi, periodicamente realizzato e pubblicato un programma unico di tutte le manifestazioni, (congressi, convegni, mostre, rappresentazioni teatrali, concerti, ecc.) al quale verrà data la massima pubblicità. Dovrà essere scelta una sede conveniente per le manifestazioni di massa (concerti, festival, ecc.) per evitare la chiusura di Piazza del Popolo con i conseguenti rischi per la sua integrità e disagi per i residenti e gli operatori economici. Tale sede potrebbe essere individuata nel complesso dello Squarcia, appositamente ristrutturato, che diventerebbe così anche più funzionale nell'accogliere degnamente la Quintana. Saranno avviati studi di fattibilità per la riorganizzazione del patrimonio immobiliare sottoutilizzato e per la gestione dello stesso, al fine di creare un prodotto turistico compatibile ed innovativo. Si deve valutare in tal senso la possibilità di creare strutture alberghiere nel centro storico ed anche strutture per recettività di tipo bed and breakfast e country house .

L'OCCUPAZIONE


La funzione del Comune dovrà essere quella di promuovere le condizioni ambientali più adeguate al sorgere di attività lavorative, aumentando e diversificando i servizi, migliorando la qualità della vita per attrarre risorse ed operatori. Compito del comune sarà di offrire servizi, promuovere percorsi di finanziamento e snellire le procedure burocratiche. L'amministrazione dovrà rendersi interlocutrice diretta tra i vari attori (associazioni di categoria e sindacati) per una razionalizzazione degli interventi volti a creare occasioni occupazionali. A questo scopo si farà parte attiva per istituire un nuovo modello di collocamento al lavoro, visto il fallimento degli uffici preposti, che veda realmente coinvolte le forze del mondo dell'occupazione e possa costituire quindi un funzionale punto di incontro tra domanda e offerta. Andrà creata a questo scopo un'agenzia ad hoc insieme alle associazioni di categoria e privati. Andranno inoltre pubblicizzati nella miglior forma possibile tutti i concorsi, soprattutto quelli delle amministrazioni pubbliche, per evitare l'occultamento dei bandi. L'amministrazione svolgerà una puntuale azione di controllo e di stimolo sulla formazione, che deve essere funzionale ad accedere al lavoro e non area di parcheggio o, peggio, enorme affare solo per le agenzie di formazione ed i loro padrini. Agevolazioni di natura finanziaria, tributaria e normativa per il recupero del centro storico, favoriranno lo sviluppo del patrimonio immobiliare e delle attività connesse, rappresentando quindi un volano per l'economia locale e conseguentemente uno stimolo per il rilancio occupazionale.

LA CULTURA


Il diritto alla fruizione culturale deve essere considerato, oggi , tra i diritti fondamentali delle persone. Non può essere limitato alla opportunità di fruire della produzione culturale locale e internazionale, ma si deve allargare alla possibilità di essere soggetto attivo della cultura. Fin dall'infanzia deve essere garantita a tutti gli individui la possibilità di esprimersi attraverso processi di carattere creativo ed artistico, si debbono pertanto creare le occasioni che permettano la nascita e lo sviluppo di iniziative di produzione culturale locali, favorendone inoltre la circuitazione. In un momento in cui si sviluppano rapidamente i processi di integrazione europea ci si deve interrogare sul ruolo che la cultura può e deve svolgere, vanno quindi individuati e costruiti spazi che favoriscano l' apertura ed il dialogo con le altre culture. Dovrà essere posta particolare attenzione alla creatività, soprattutto giovanile, nelle discipline più tradizionali (dal teatro alla musica, dalla danza alle arti plastiche, passando dal linguaggio cinematografico alla multimedialità) ma anche alla creatività che si esprime attraverso l'accentuazione degli aspetti della differenza, in primo luogo di genere. Per ciò che riguarda i giovani, si deve garantire la possibilità di partecipare a circuiti, non solo locali, per favorire il confronto di esperienze e la concreta realizzazione di spazi culturali comuni. Specifico e significativo rilievo deve essere dato al lavoro ed alle proposte dei gruppi e delle associazioni operanti nell'ambito culturale e sociale. La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città deve essere intesa come necessità per lo sviluppo economico, attraverso il turismo. Il turismo culturale potrebbe infatti costituire un elemento di attrazione della città. Nella programmazione di eventi si dovrà tener conto di criteri di economicità, specificità e non episodicità. Va comunque individuata una manifestazione principale o una ristretta serie di manifestazioni, su cui indirizzare la maggior parte delle risorse.

LA QUINTANA


Tra i principali eventi cittadini, la Rievocazione storica è senza dubbio cresciuta negli ultimi anni. Ora è chiamata a compiere il salto di qualità sia per confermarsi la più importante manifestazione delle Marche che per diventare un determinante volano turistico. Il nuovo statuto approvato recentemente, consente finalmente ai sestieri di avere più peso all'interno dell'Ente, ma non è ancora abbastanza. L'Ente Quintana deve essere guidato da un quintanaro. Ecco perché in caso di elezione, il sindaco delegherà la presidenza facendo scegliere la persona incaricata proprio ai comitati di sestiere. Ad ogni modo due obiettivi vanno perseguiti velocemente e con determinazione.

1. Assegnare definitivamente le sedi ai sestieri.
2. Realizzare un dettagliato piano di promozione dell'evento.

Le sedi sono fondamentali per i sestieri che, è bene ricordarlo, nei quartieri assolvono alla funzione di veri e propri centri aggregativi, soprattutto per i giovani. I comitati debbono avere la possibilità di programmare, organizzare ed articolare la propria attività nella certezza di non dover "traslocare" da una stagione all'altra. L'assegnazione definitiva delle sedi consentirebbe ai sestieri di stendere programmi pluriennali, come ad esempio la realizzazione delle taverne. L'aspetto promozionale è fondamentale. La Quintana è in grado di portare ad Ascoli migliaia di turisti, ma ha bisogno di investimenti sul piano pubblicitario, di campagne che non si limitino ai soliti manifesti o alle "vecchie" locandine, in grado di attirare solo i turisti della costa. Ascoli può davvero diventare definitamente "la città della Quintana", ma tale messaggio va diffuso in maniera chiara, persino professionale.

C'è un terzo aspetto molto caro a La Via Radicale. E' quello relativo al campo Squarcia. Il vecchio progetto di trasformare l'impianto in un'arena riservata alla Quintana ed altre manifestazioni, potrebbe essere preso di nuovo in considerazione.

LO SPORT


Nel mondo dello sport organizzato dal Coni e dalle federazioni sportive nazionali sorge il problema di garantire il diritto alla pratica sportiva a tutti i cittadini, tesserati, amatori o semplici appassionati. Maggiore attenzione sarà dedicata all'individuazione e predisposizione di spazi fruibili da tutta la comunità in stretta collaborazione con i quartieri. Garantito così lo sport per tutti, andranno affrontate le problematiche relative agli impianti comunali. Confermando i comitati di gestione nelle palestre, andranno rivisti i regolamenti e le convenzioni in materia di requisiti di accesso e di uso per meglio disciplinare e ottimizzare lo sfruttamento degli impianti stessi. Particolare impegno verrà dedicato al problema della manutenzione ordinaria e straordinaria per ripristinare le condizioni di agibilità, sicurezza e igiene, rigenerando le strutture più vecchie e adeguandole a standard più moderni. Accanto a strutture importanti come lo stadio, la piscina, il velodromo, i campi di calcio e di atletica e i circoli sportivi, dovranno sorgere strutture, anche polivalenti, soprattutto nelle frazioni che ne sono completamente sprovviste. Prima fra tutte Poggio di Bretta che ha recentemente "perso" il campo di calcio, unico spazio adatto per praticare sport. Tra le iniziative di cui il Comune si farà promotore nel progetto sport non mancherà il ricorso alla collaborazione con le strutture scolastiche, la creazione di uno sportello informativo con funzioni di banca dati e la promozione ed incentivazione di manifestazioni ed eventi sportivi di interesse nazionale in città.

LA SANITA' E I SERVIZI SOCIALI


Secondo una recente ricerca il 30 % degli ascolani ha problemi di salute ed il 43% delle famiglie ha al suo interno uno o più componenti con problemi prevalentemente fisici (87%), psichici (4.8%), di malattie invalidanti (4.8%). Il 2% della popolazione ha problemi di alcolismo o tossicodipendenza. Il sindaco è il responsabile ultimo della sanità nel suo comune ed ha il dovere di fare da tramite tra le esigenze di salute dei cittadini e le offerte dell'Azienda sanitaria locale. E' quindi necessaria l'attenta analisi dei bisogni di salute della popolazione e l'integrazione tra le risposte dei servizi sanitari con quelle dei servizi sociali. Deve essere fatta una severa critica agli interventi del passato, sempre parcellizzati e specialistici, puntando invece ad una maggiore unitarietà per la difesa e la promozione della salute fisica e mentale dell'individuo e della collettività. Aderendo al programma "Salute per tutti" dell'organizzazione mondiale della sanità nostri obiettivi principali saranno la pari opportunità di accesso ai servizi sanitari, la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, la riduzione dell'ospedalizzazione attraverso un adeguato sviluppo dei servizi medici di base di facile accessibilità ed elevata qualità. La promozione della salute e la prevenzione delle malattie debbono avere due obiettivi: l'individuo e la collettività, agendo a livello ambientale, sociale e con interventi di educazione sanitaria che promuovano corretti stili di vita.

Obiettivi prioritari.

NASCITA, INFANZIA, ADOLESCENZA,
ANZIANI, PORTATORI DI HANDICAP,
TOSSICODIPENDENZA.

NASCITA


Vanno attuati interventi di supporto alla procreazione responsabile, con azioni rivolte soprattutto a favore degli adolescenti. Debbono essere forniti supporti sanitari e sociali alle gestanti, alle coppie ed al nascituro con particolare attenzione alle coppie particolarmente svantaggiate ed alle gravidanze a rischio per patologia o handicap. Sono da potenziare le attività svolte a favore della preparazione alla nascita (corsi di preparazione al parto e gruppi post parto). Va promossa l'umanizzazione dell'assistenza alla nascita e vanno sostenute in modo particolare le donne a rischio psico-sociale (minorenni, ragazze madri, tossicodipendenti con problemi psichici) collegando i servizi ospedalieri e sul territorio ed attuando programmi di supporto anche domiciliare attraverso personale adeguatamente formato.

INFANZIA


Attenzione particolare deve essere rivolta ai problemi legati alla maltutela, all'abuso ed al disagio psicosociale, che debbono essere individuati il più precocemente possibile e per i quali debbono essere avviati con la massima tempestività interventi di supporto. Deve essere curato l'inserimento dei bambini nelle comunità (asili nido, scuola) con particolare attenzione ai bisogni affettivi e relazionali, collaborando con gli insegnanti ed il pediatra di famiglia all'identificazione dei bambini con problemi e disagi scolastici. Saranno individuati "spazi" per i bambini ed i ragazzi in alternativa ed integrazione agli asili ed alle scuole, da frequentare in base alle necessità acquistando "pacchetti di ore" . Tali spazi, pubblici o gestiti da privati, saranno gestiti da personale specializzato ed i minori, a seconda delle età e delle esigenze, potranno accedervi soli o accompagnati dai familiari, per giocare e compiervi percorsi educativi rivolti ad attività espressive, manipolatorie, di movimento. Va garantito il necessario supporto ai bambini affetti da patologie croniche, disabilità motorie o sensoriali e con importanti problemi psichici o relazionali evitando la frammentazione o la sovrapposizione degli interventi e favorendo, quando possibile, il regime di assistenza domiciliare limitando il ricorso al ricovero ospedaliero strutturando a rete le attività socio-assistenziali.

ADOLESCENZA


Gli adolescenti presentano spesso difficoltà psichiche e relazionali di difficile identificazione, che hanno trovato finora risposte parziali o del tutto assenti perché polverizzate in servizi e funzioni aspecifici e non orientati. Vanno quindi attuati programmi di promozione della salute e specifiche iniziative per prevenire e contrastare i disturbi psicologici, le tossicodipendenze, l'alcolismo e i suicidi attraverso una rete di servizi dedicati ai minori, con centri di ascolto per adolescenti e di supporto per individui e famiglie a rischio. Supporto psicologico e sociale deve essere fornito agli adolescenti con patologia cronica, favorendo l'integrazione dei portatori di handicap

HANDICAP


Particolare attenzione sarà rivolta ai soggetti portatori di handicap dando puntuale attuazione alle leggi esistenti in proposito per l'eliminazione delle barriere architettoniche (in prima istanza dagli edifici pubblici). Il comune si impegnerà ad avviare un'indagine per verificare lo stato di attuazione di queste norme e la effettiva fruibilità delle strutture, prima di tutto pubbliche, anche avvalendosi delle associazioni impegnate nel settore. Attenzione sarà dedicata alla verifica dell'attuazione dei benefici individuati dalla legge 104. La reale integrazione di questi cittadini svantaggiati andrà ricercata soprattutto curandone la formazione e l'avvio al lavoro attraverso progetti ad hoc. La scuola e le iniziative per i più grandi non possono rappresentare solo aree di parcheggio per alleviare per qualche ora le famiglie dalla custodia. Periodiche analisi dei bisogni dei cittadini portatori di handicap saranno attuate, per verificare puntualmente l'efficacia e l'efficienza delle misure attuate.

ANZIANI


Ascoli è una città che invecchia, quasi la metà dei capifamiglia ha più di 60 anni. Integrando le iniziative con quelle offerte dal privato sociale, vanno compiuti sforzi per valorizzare questa popolazione per favorirne l'integrazione con la comunità invitando gli anziani a fornire servizi per i quartieri, le scuole, ad esempio utilizzando le esperienze degli artigiani per la riscoperta di mestieri tradizionali ormai in estinzione I servizi per gli anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti debbono avere come obbiettivo, ove possibile, la loro permanenza degli stessi in famiglia, integrando l'offerta pubblica con quella privata, per fornire servizi quali la pulizia, la spesa, la cucina ed anche il sostegno relazionale.

TOSSICODIPENDENZA


Secondo dati ufficiali (Sert, Regione Marche) un giovane ascolano su 100 ha problemi di tossicodipendenza. E' nostra ferma intenzione affrontare in maniera organica il problema, in un'ottica di riduzione del danno. La prevenzione sarà basata principalmente su strategie di coinvolgimento dei giovani nella vita attiva della città, promuovendo ogni occasione di aggregazione e partecipazione giovanile (scuola, mondo dello sport, dell'espressione artistica, delle associazioni, attività dei sestieri per la Quintana, ecc.) Per i soggetti già alle prese con la tossicodipendenza, andranno individuati interventi differenziati, come differenziata è la realtà della tossicodipendenza stessa, perché la comunità non costituisce l'unica soluzione possibile del problema. Saranno innanzitutto predisposti distributori "scambiasiringhe" in vari punti della città per evitare la dispersione delle siringhe usate nell'ambiente e per limitare il rischio di contrarre malattie da parte dei tossicodipendenti. Le esperienze già in atto, unità di strada, centro residenziale e centro diurno, saranno valutate secondo criteri di efficacia ed efficienza e saranno apportati i necessari correttivi.

I PRIMI ATTI CONCRETI


1. Realizzazione del registro informatico degli atti dell'amministrazione;
2. Rimozione immediata delle statue di travertino che deturpano i monumenti;
3. Interventi per i restauri del tempietto di Sant'Emido Rosso e della chiesa di Sant'Emidio alle grotte;
4. Realizzazione di ulteriori bagni pubblici;
5. Rifacimento del manto stradale di via Napoli e delle vie più dissestate della città;
6. Avvio di uno studio dettagliato sui problemi e sulle esigenze delle frazioni;
7. Immediata sistemazione dell'area dell'ex tirassegno a Porta Romana;
8. Istituzione dei laboratori di quartiere a partire da Monticelli;
9. Istituzione di un numero verde a disposizione dei cittadini.



Laura Olimpi

Candidato Sindaco de La Via Radicale

Ascoli Piceno, 03 maggio 1999


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