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Il Messaggero Veneto 05-06-2002

Articolo 18, sciopero il 5 luglio

La Cgil ha definito il programma delle manifestazioni in regione

UDINE - In piazza il 5 luglio, anche in Friuli-Venezia Giulia, come nel resto del Nord-est. Dovrebbe essere questa la data scelta anche dalla Cgil regionale per la mobilitazione prevista, in merito alle vertenza nazionale per la difesa dei diritti del lavoro.

Nel frattempo, in questo mese d'attesa, l'intenzione è quella di promuovere il massimo di informazione su tutti gli aspetti del protocollo d'intesa firmato venerdì scorso dal Governo con Cisl e Uil, indire assemblee in tutti i luoghi di lavoro, sollecitare le Rsu, azienda per azienda ed ente per ente, a prendere esplicitamente posizione sui contenuti dell'intesa separata. Il piano è stato definito ieri nell'incontro tra segreteria regionale della Cgil, categorie e segreterie comprensoriali, tenutosi ieri alla Camera del Lavoro di Udine. La manifestazione del 5 luglio, se la data verrà confermata, potrebbe anche rappresentare l'ultimo grande impegno regionale per il segretario uscente della Cgil del Friuli-Venezia Giulia Paolo Pupulin, prossimo (si parla della fine di luglio) a lasciare il suo incarico e passare così il testimone, come era già emerso nel corso dell'ultimo congresso regionale, a uno dei segretari regionali aggiunti. E per questo avvicendamento si trovano ancora in pole-position Ruben Colussi e Franco Belci.

La data definitiva della grande sciopero generale e l'articolazione della manifestazione, con le iniziative ad essa collegate verranno decise nei prossimi giorni. In preparazione all'appuntamento è stato previsto anche un attivo regionale dei delegati, che si terrà attorno alla metà di questo mese, e una serie di presidi sindacali organizzati su base territoriale. Nel corso dell'incontro di ieri è stato espresso un giudizio fortemente negativo sul protocollo d'intesa: «Vengono respinte di fatto - ha detto il segretario generale della Cgil-Fvg Paolo Pupulin - le richieste della piattaforma unitaria che portò Cgil, Cisl e Uil allo sciopero generale del 16 aprile. Per questo motivo chiediamo a tutte le Rsu di manifestare il loro giudizio sull'accordo, proprio sulla base di quella piattaforma».

La posizione della Cgil non si riferisce soltanto al mancato stralcio delle modifiche all'articolo 18, trasferite in un disegno di legge "fotocopia": «Quell'intesa asseconda su tutto il campo la linea del Governo e di Confindustria - ha aggiunto Pupulin - dando il via libera a scelte inaccettabili per il sindacato come quelle sul lavoro a chiamata, sull'intermediazione di manodopera, sulla decontribuzione per i neoassunti, un regalo immediato alle casse delle imprese. La stessa delega sul fisco viene sottratta a qualsiasi confronto col sindacato».

Ma al conto, hanno sottolineato gli intervenuti, vanno aggiunte anche la controriforma della scuola e le scelte in materia di sanità, «che prefigurano ticket e privatizzazioni a raffica e trovano un'impostazione sinergica anche nella nostra giunta regionale».