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Il Messaggero Veneto 02-04-2002

«Aree di confine, la delega non c'è»

Illy contesta che il governo sia stato autorizzato a riscrivere la legge

TRIESTE - «A me non risulta ci sia stata data nessuna delega per rifare la legge sulle aree di confine». Non ha esitazioni Riccardo Illy, ex sindaco di Trieste e deputato del gruppo misto, da sempre molto attento a tutto ciò che riguarda i rapporti fra la regione i Paesi vicini, nel contestare le dichiarazioni del collega di Forza Italia e presidente della Commissione paritetica Ferruccio Saro, che nei giorni scorsi aveva annunciato la delega del Parlamento al governo per riscrivere la legge sulle aree di confine, destinata a facilitare i rapporti economici fra la regione e i paesi vicini, in particolare Slovenia e Croazia.

«Non si può dire che una legge è stata approvata se non è vero - dice Illy -. Non escludo che il Parlamento in futuro lo faccia, - commenta - ma ora come ora non mi risulta ci sia nessuna delega al governo per riscrivere la legge sulle aree di confine, a meno che gli uffici della Camera e del ministero degli affari esteri non si siano sbagliati e non sappiano neanche loro che cosa hanno proposto alla Camera. Ma sinceramente la cosa mi sembra alquanto improbabile». La legge sulle aree di confine, rimane comunque un tema caldo viste le importanti decisioni che, entro un anno, dovrebbero essere prese in ambito europeo riguardo i paesi confinanti o comunque molto vicini al Friuli Venezia Giulia.

«Che io sappia esistono molti provvedimenti e collegate alla finanziaria che giacciono in Parlamento in attesa di discussione - continua il deputato triestino -. I tempi per l'approvazione di una legge con una complessità elevata come quella sulle aree di confine, sono comunque piuttosto lunghi: può darsi che, se corrono, possano farcela anche entro l'anno. Per il centro destra dal punto di vista elettorale sarebbe premiante».

Per Illy infatti l'annuncio sulla legge sulle aree di confine avrebbe motivi in gran parte elettorali. «Questa è un'altra conferma del fatto che siamo già in campagna elettorale - dice Riccardo Illy -, iniziata con un anno di anticipo.» Il deputato triestino ricorda anche altri fatti che proverebbero un atteggiamento elettorale della maggioranza in regione, come il dialogo fra giunta e i sindacati. «Molti si chiedono come mai Tondo vada in controtendenza con il premier, e voglia il dialogo con i sindacati. La risposta è semplice: Berlusconi si aspetta le elezioni fra 4 anni, Tondo l'anno prossimo.»

Il deputato triestino però, ricorda come l'approvazione della legge sulle aree di confine vada nell'interesse di tutta la regione: «io auspico comunque che una legge sulle aree di confine venga approvata dal Parlamento, per portare un ulteriore beneficio alla regione in termini di sfruttamento dell'allargamento dell'Unione Europea a est. Ricordo - aggiunge Illy - che si tratta di un evento che potrebbe essere deciso già entro l'anno: spesso ce ne dimentichiamo, ma Romano Prodi continua a dire che entro l'anno dovrebbe essere approvato il trattato di adesione del primo gruppo di Paesi dell'Europa centro orientale».

«Su questo tema - conclude Illy - noi daremo il nostro contributo: abbiamo già iniziato a lavorare su un testo alternativo, e spero non ci sarà conflitto, anzi, mi auguro che da parte della Casa delle Libertà ci sia la disponibilità ad accettare anche il nostro apporto».