Il Piccolo 15-11-2001
Rapporto Eurispes-Telefono Azzurro sui giovani: nell'area nordorientale la percentuale più elevata di studenti delle superiori che fa uso di questi farmaci
Violenze sui minori: il Friuli-Venezia Giulia si classifica tra le regioni meno coinvolte
ROMA - Il Nordest è la macroregione italiana in cui si riscontra la maggiore percentuale di ragazzi della scuola secondaria superiore che fanno uso di antidepressivi (9,8%); ed è l'area del Paese con la massima incidenza di giovani in sovrappeso (50,8%). Il Friuli-Venezia Giulia è al 15° posto in Italia per le richieste di aiuto a «Telefono Azzurro», si colloca al 16° posto per il numero di violenze sui minori, è la regione dove si è verificato tra il '99 e il 2000 il massimo calo circa le violenze sessuali sui minori. Buona la situazione degli edifici scolastici regionali per quanto riguarda impianti elettrici, riscaldamento, mensa; il Nordest è l' area nazionale dove le scuole sono più informatizzate. Pochi invece in Friuli-Venezia Giulia, in rapporto alla popolazione giovanile, operatori (25) e strutture (4) che si occupano degli adolescenti. E'quanto emerge dal secondo rapporto Eurispes-Telefono Azzurro sulla condizione dell'infanzia, della preadolescenza, dell'adolescenza.
Più in generale, il rapporto evidenzia una realtà dove i giovani sono immersi in una realtà tecnologica e consumistica fatta di personal computer, telefonini e hamburger del McDonald's. Le macchinine, le favole e i disegni hanno ormai lasciato il posto al personal computer (350 mila bambini navigano su Internet), ai videogiochi (presenti in una camera su 3) e alla televisione: oltre la metà dei minori la segue dalle due alle quattro ore al giorno e circa il 60% dei ragazzi tra i 6 e i 10 anni desidera un prodotto «perchè lo ha visto in Tv». Quattro ragazzi su cinque, poi, vorrebbero partecipare al Grande Fratello, che giudicano «affascinante», anche se «falso». Non possono fare a meno di un cellulare e hanno rapporti sessuali già al liceo (48,6%).
La patria rimane un concetto astratto. In pochi conoscono le parole dell'inno di Mameli e come simbolo italiano preferiscono il tricolore. Ma la quasi totalità dei giovani si dice orgogliosa di essere italiana (circa il 90%). Marijuana, cocaina ed ecstasy sono le droghe preferite e circolano in qualsiasi ambiente di socializzazione: scuola, discoteca, università, addirittura in parrocchia. La fascia d'età più a rischio è quella fra i 15 e i 20 anni ma per la droga leggera l'età si abbassa e ben il 77% degli intervistati ha detto di aver iniziato l'uso fra i 10 e i 17 anni.
Ma c'è un aspetto tradizionale comune a tutti i giovani d'Italia: la famiglia. Nido per il 43%, casa per il 25%, tana per il 15%. Solo il 25% la considera un albergo. All'interno del nucleo familiare la mamma resta il principale punto di riferimento anche se per pochi punti percentuali (33,8% contro il 30,6% di chi sceglie il papà). Ma la famiglia è anche il luogo dei contrasti. Telefono Azzurro ha raccolto 476.249 telefonate fra luglio 2000 e giugno 2001 (circa 1.305 al giorno). Al primo posto ci sono i problemi con i genitori (28,7%), seguiti da generiche difficoltà a relazionarsi con gli altri (19,3%) e da disagi dovuti alla separazione dei genitori (18,5%). Il 12,1% delle richieste di aiuto sono dovute poi a violenze fisiche e il 5,6% ad abusi sessuali.
m.l.