Comunicato 20-04-2002
Una delegazione dei radicali di Udine, composta da Leonarduzzi, Barazzutti, Boscolo e Russo ha incontrato il direttore del carcere di Udine dott. Macrì al fine di informare la popolazione carceraria sulle ragioni del satyagraha radicale in corso in questi giorni.
"Com'era accaduto per la raccolta firme sulle 25 proposte di legge radicali avvenuta a metà gennaio, anche questa iniziativa nonviolenta di denuncia dello stato d'illegalità del massimo organo giurisdizionale dello Stato, ovvero la Corte costituzionale e la mancanza del plenum alla Camera dei deputati come previsto all'art. 56 della Costituzione- affermano i radicali- ha trovato molti partecipanti fra i detenuti del carcere.
Quasi 50 carcerati hanno aderito all'iniziativa radicale. Una testimonianza della sensibilità che i detenuti del carcere di Udine hanno voluto esprimere rispetto all'urgenza del ripristino dello stato di legalità nel nostro paese. A questo proposito-prosegue il comunicato dei Radicali- alcuni detenuti durante la raccolta firme di partecipazione, hanno espresso il loro smarrimento nei confronti di una società e di Istituzioni, indifferenti di fronte alla Carta costituzionale ancora una volta violata, dove per assurdo ed a ragione diventa incomprensibile la punizione dei detenuti stessi."
GIANFRANCO LEONARDUZZI
RADICALI ITALIANI UDINE