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Il Messaggero Veneto 02-06-2002

Nuovo traguardo dei promotori della consultazione contro l'attuale legge elettorale regionale. Nasce un altro comitato

Referendum, firme oltre quota 30 mila

Appiotti (Crup): con me pronta a scendere in campo la società civile laico-democratica

UDINE - Alla vigilia di una settimana molto impegnativa per la raccolta delle firme, il comitato per il no contro la riforma elettorale votata in consiglio (riforma sostenuta da Cdl, Cpr, Uf e Rifondazione comunista), incassa un doppio risultato.

Da una parte infatti, secondo i primi conteggi dei promotori, le firme avrebbero già superato quota 30mila, dall'altra nel corso della prossima settimana un nutrito gruppo di esponenti della cosiddetta società civile scenderà in campo a fianco del comitato per il no, a sostegno dell'iniziativa abrogativa. A poco più di tre settimane dalla chiusura della campagna per la raccolta di firme mancherebbero poco meno di 6.500 sottoscrizioni per chiedere e ottenere lo svoglimento del referendum. Un obiettivo che comunque, secondo i promotori sarà raggiunto già nei prossimi 10 giorni, grazie anche al referendum day. Sabato prossimo, infatti, in tutto il Friuli-Venezia Giulia si terranno iniziative e manifestazioni tese a sensibilizzare la popolazione e a raccogliere le adesioni degli ultimi indecisi.

Chi ha invece già deciso è un folto gruppo di professionisti della regione, con vecchi e nuovi esponenti di rilievo del mondo laico e democratico del Friuli-Venezia Giulia. Questa nuova «discesa in campo» verrà illustrata compiutamente martedì prossimo. Ma lo stesso avvocato udinese Carlo Appiotti, anticipando ieri qualche dettaglio, ha confermato l'impegno di un gruppo di esponenti (molti dei quali già attivi negli anni passati in partiti quali il Pri, il Psi e il Pli) e ora riuniti nel rinato circolo Risorgimento, un circolo capace in questo ultimo periodo di far avvicinare all'impegno sociale anche giovani alle prime esperienze di questo genere. «C'è chi ha scoperto un impegno civile e sociale nuovo - spiega Carlo Appiotti -, chi invece, come me, ha ritrovato interessi un po' sopiti. Ci impegneremo a fianco del comitato per il no, perchè siamo contro una politica regionale impostata soltanto su logiche spartitorie (basta vedere i casi Acegas, Autovie e Friulia) e vorremmo invece che anche il Friuli-Venezia Giulia avesse una legge elettorale omogenea al resto del paese». Al fianco di Appiotti, ci saranno, assieme a molti altri, gli udinesi Dario Barnaba, Fabio Mauro, il ronchese Luciano Migliorini, il pordenonese Pasquale Zanon, i triestini Miniussi e Gianni Cervesi.

Queste nuove adesioni sono state subito sottolineate anche da Carlo Pegorer, segretario regionale dei Ds. «L'impegno di questi personaggi - ha commentato infatti Pegorer - dimostra che esiste una vasta area di cittadini riconducibile al centro moderato, quel centro moderato che tanto si vanta di questa sciagurata legge elettorale, talmente scontenta dell'operato del centro-destra da scendere in campo pur di far valere una giusta causa civile».