Il Messaggero Veneto 26-09-2001
Prime risposte dal governo Berlusconi al presidente Tondo che ha quantificato in 500 miliardi il "buco" regionale
Il sottosegretario Vegas: pronti a discutere sui decimi in più di entrate e sull'autonomia fiscale
di FEDERICA BARELLA
UDINE Buone notizie da Roma, anche se parziali, in materia di Finanziaria. E ottime notizie, invece, in prospettiva, per quel che riguarda la possibilità di ottenere nuove decimi dallo Stato sul modello della Valle d'Aosta e del Trentino-Alto Adige. A fornire queste anticipazioni è il sottosegretario al ministero dell'economia e delle finanze il forzista Giuseppe Vegas che su incarico del ministro Tremonti segue, tra l'altro, proprio i problemi relativi ai conti delle regioni. In un periodo in cui a Roma gli uffici incaricati dal ministro di elaborare la nuova Finanziaria stanno praticamente tagliando il tagliabile, eliminando i possibili sprechi e le spese considerate rinviabili, il sottosegretario Vegas assicura che per il Friuli-Venezia Giulia qualcosa sicuramente arriverà. A iniziare dal rinnovo della norma ponte, già applicata con l'articolo 101 nella Finanziaria dello Stato del 2001, che, con una erogazione di 25 miliardi all'anno per un totale di 200 miliardi, consentirà alla nostra regione di poter contare su questa cifra anche per il 2002, così da poter attivare i necessari mutui. Rispetto ai 500 miliardi mancanti è solo un parziale passo in avanti, ma a Roma assicurano che per ora di più non si può fare. Anche se i parlamentari regionali assicurano che comunque i giochi si chiudono definitivamente con il voto finale della Finanziaria. A fine dicembre. E fino allora tutto è possibile.
Senatore Vegas che notizie può dare per i conti del Friuli-Venezia Giulia?
«In un periodo in cui qui al ministero si parla soltanto di risparmi e di tagli delle spese inutili, posso innanzitutto anticipare che il rinnovo dell'articolo 101 per ora è assicurato».
Avete già avuto contatti con il presidente Tondo e l'assessore Arduini?
«Certo contatti ce ne sono stati e ce ne saranno anche in futuro. Conosciamo perfettamente la situazione del Friuli-Venezia Giulia. Sappiamo che la sofferenza dei conti è legata soprattutto ai problemi economici del settore sanitario».
Per quel che riguarda la situazione proprio dei debiti pregressi della sanità del Friuli-Venezia Giulia ci sono invece notizie? In passato Roma ha sempre fornito molte garanzie, mai concretizzatesi..
«Su questo versante la questione è decisamente più complicata. Purtroppo le regioni che hanno contratto debiti in materia di sanità sono tante e la situazione del Friuli-Venezia Giulia non è certo la più nera».
A questo proposito, da tecnico come giudica lo stato delle finanze della nostra regione?
«Malgrado tutto, posso assicurare che il Friuli-Venezia Giulia non solo è tra le regioni più virtuose, ma addirittura gestisce bene i propri conti tanto da essere seconda soltanto a Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige. D'altra parte in questo senso pesa molto l'autonomia su cui può contare la vostra regione».
A proposito di autonomia: da tempo la nostra regione vuole aprire una seria contrattazione per ottenere decimi in più da Roma. Qual è la posizione del Governo?
«Anche su questo tema posso fornire notizie positive: archiviata la Finanziaria, a partire da gennaio daremo il via a questo nuovo processo di maggiore autonomia finanziaria per il Friuli-Venezia Giulia. Sarà necessaria una seria contrattazione. Ma siamo già pronti a dare il via a questo processo».Da più parti però in Friuli-venezia Giulia si chiede però anche autonomia in campo fiscale...
«Siamo pronti a discutere anche di ciò, individuando i percorsi più giusti. Archiviato questa Finanziaria che purtroppo non ci consente molti margini di manovra, e Bin Laden permettendo, credo che da gennaio potremo mettere in moto quelle riforme finanziarie che anche la vostra regione sta aspettando da tempo».