TRIESTE - Sono 88 le candidature (ma 84 i candidati) proposte nel Friuli-Venezia Giulia per il rinnovo del Parlamento che si celebrerà il 13 maggio. I seggi da attribuire sono 18: 13 alla Camera (di 10 con il sistema dei collegi uninominali e 3 con quello proporzionale) e 5 al Senato, sempre attraverso i collegi uninominali; ma almeno un altro paio di seggi - i deputati regionali uscenti dell'attuale legislatura sono infatti 20 - dovrebbero poter scaturire dai riparti in sede nazionale per i giochi di resti e scorpori vari.

Le 88 candidature presentate entro la chiusura dei termini di ieri sera sono comprese in 6 liste nell'uninominale per la Camera, in 8 per il Senato e 14 per la Camera nel proporzionale. Dal punto di vista individuale, 43 candidature concorrono per conquistare i 10 seggi attribuiti alla Camera con l'uninominale, 14 candidature inseguono i 3 seggi attribuiti dal proporzionale (ma quattro aspiranti deputati, Illy, Romoli, Molinaro e Gentili presentano la doppia candidatura, sia nell'uninominale che nel proporzionale). In ogni caso, è quella tra il sindaco uscente di Trieste, Riccardo Illy, e Vittorio Sgarbi, schierati rispettivamente con l'Ulivo (con l'appoggio di una lista civica) e con la Casa delle libertà, la sfida più attesa nelle prossime politiche in regione.

Di nomi noti della politica italiana scenderanno comunque in campo anche alcuni altri personaggi di rilievo: primo tra tutti l'attuale ministro dell' Ambiente Bordon, che sarà in corsa per il Senato opposto al forzista Giulio Camber, reduce già da due mandati parlamentari e tra i leader della Lista per Trieste. Il presidente della Giunta Regionale, Roberto Antonione, si presenta al Senato nel collegio di Gorizia. Nel proporzionale il candidato più noto a livello nazionale è Valdo Spini, che si presenta per i Ds, mentre Roberto Menia, da due legislature deputato triestino di An, dovrà vedersela nel collegio per la Camera di Trieste 1 con il vicesindaco uscente del capoluogo giuliano Roberto Damiani.